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Guida alla sicurezza informatica
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Perché un software è vulnerabile

Un sistema operativo, o qualsiasi altro software, è il prodotto di decine di migliaia di ore di lavoro ed è costituito da milioni di righe di codice, ma non è certo intenzione degli sviluppatori scrivere software non sicuri. Una semplice svista o un bug possono fornire un punto di accesso inatteso ad un sistema altrimenti sicuro. Sviluppare software privo di bug o imperfezioni è praticamente impossibile, ma non per questo non si debba continuare a tentare di rendere un software il più sicuro possibile.

                Più un programma software è conosciuto e diffuso, più è oggetto di attacchi informatici. Tra hacker e sviluppatori vi è una continua lotta i primi cercano di sfruttare i bug presenti in un software, i secondi cercano di porvi rimedio tentando di eliminare tali bug. Motivo per il quale vengono rilasciati aggiornamenti, patch, hotfix proprio per eliminare questi difetti e rendere sempre più affidabili i propri software.


Minacce alla protezione delle reti

                I motivi per i quali gli hacker compiono determinate azioni possono essere di varia natura (profitto, dolo, gloria) di solito è quest'ultima motivazione che gli spinge a compiere tali azioni, ma le modalità operativi sono le stesse qualsiasi sia la motivazione che spinge loro. Le minacce più comuni, usati dagli hacker, sono di vario tipo ciascuna delle quali ha diverse varianti:

.        Spoofing. Questo tipo di minaccia si manifesta in diversi modi. Lo spoofing degli IP consiste nell'invio di pacchetti che sembrano provenire da un indirizzo IP diverso da quello reale. Questa tecnica viene di solito utilizzata, principalmente, nel caso di attacchi unilaterali (attacchi DoS). Camuffando l'indirizzo reale, ad esempio in un indirizzo utilizzato di una rete locale, possono tranquillamente aggirare le varie protezioni del firewall concepite per difendere la rete da attacchi esterni. Tutti gli attacchi condotti utilizzando la tecnica dello spoofing, sono difficili da individuaree richiedono tutta l'abilità e i mezzi necessari per monitorare e analizzare i pacchetti di dati. Esiste anche una tecnica di spoofing delle mail e, consiste nella composizione di un messaggio e-mail il cui campo "Da" non indica l'effettivo indirizzo del mittente. Un esempio di tale tecnica si è avuta nel 2003, quando su internet circolavano una serie di messaggi e-mail, fasulli ovviamente, che sembravano contenere un annuncio ufficiale di aggiornamenti alla protezione da parte di Microsoft e che contenevano un falso indirizzo e-mail Microsoft. A tal proposito vi consiglio sempre di verificare l'indirizzo del mittente nelle mail che ricevete, magari aggiungendo quello vero nella vostra rubrica, di modo che all'arrivo di un messaggio fasullo potete verificare l'indirizzo mail del mittente con quello memorizzato nella vostra rubrica e se non vi dovesse convincere o risultare non identico, scartate il messaggio e non eseguite nessuna operazione richiesta nel messaggio tantomeno aprire eventuali allegati. Altro consiglio è di fornirvi di un antivirus con il controllo delle mail e dei vari allegati contenti.  Questi consigli non escludono la possibilità di annullare completamente i rischi ma, quanto meno possono servire a ridurre le probabilità che tali attacchi vadano a buon fine.

.        Manomissione. Questa tecnica consiste nel modificare il contenuto dei pacchetti trasmessi in rete oppure nel modificare i dati registrati sui dischi rigidi dei computer dopo che la sicurezza della rete è stata violata. Di solito, per eseguire tale tecnica, gli hacker inseriscono una presa su una rete per intercettare i pacchetti in uscita e accedere alle informazioni o addirittura alterarle quando lasciano la rete.

.        Disconoscimento. Il disconoscimento indica la capacità di un utente di negare, mentendo, di aver commesso azioni che è impossibile provare altrimenti. Un esempio potrebbe essere quello di un utente che ha eliminato un file e di negare di essere il responsabile, non potendo dimostrare il contrario se nell'infrastruttura della rete non sono stati previsti meccanismi di controllo che possono provare che quel determinato utente ha eseguito quelle determinate azioni.

.        Divulgazioni di informazioni. La divulgazione di informazioni consiste nell'esporre informazioni a individui che normalmente non vi avrebbero accesso.

.        Attacchi DoS (Denial of Service). Questo tipo di attacco sono dei veri e propri assalti ai sistemi informatici, lanciati da un attacker, con lo scopo di sovraccaricare o interrompere un determinato servizio di rete. Ad esempio, a seguito di un attacco DoS, un server potrebbe essere così impegnato a rispondere a richieste, eseguite tramite attacchi DoS, da ignorare le richieste di connessioni legittime. Questo tipo di attacchi furono eseguiti nel 2003 avendo come obiettivo i server di Yahoo e Microsoft, nel tentativo di intasare i loro server.

.        Elevazione di privilegi. Questa tecnica è un procedimento mediante il quale un utente induce un sistema a concedere diritti non autorizzati, generalmente allo scopo di danneggiare o distruggere il sistema. Ad esempio, un hacker potrebbe avere accesso ad un sistema tramite un account guest, ed individuare un punto debole nel software che gli consenta di modificare i suoi privilegi da guest ad amministratore.

Generalmente gi hacker sfruttano a loro vantaggio la capacità di elaborazione dei computer, utilizzando un virus per sferrare un attacco DoS a centinaia di migliaia di computer contemporaneamente oppure fanno uso di software per individuare delle password al fine di trovare quella corretta tra tutte le parole di senso compiuto. Le prime che vengono verificate sono "password", "accesso" e le password che coincidono con il nome dell'utente. Utilizzano programmi in grado di sondare a caso tutti gli indirizzi IP presenti su Internet per individuare sistemi non protetti. Quando uno di questi viene trovato, gli hacker passano alla scansione delle porte, utilizzando degli scanner, e cercano di individuare una porta aperta al fine di sferrare il loro attacco. Trovata la porta su cui sferrare l'attacco, consultano una libreria dei punti deboli più conosciuti  per trovare il modo di accedere al sistema. Nel caso di attacchi più mirati (tipo lo spionaggio industriale) il metodo più efficace è costituito dall'unione di tecnologia e ingegneria sociale. Classici esempi possono essere

.         Indurre membri del personale a rilevare informazioni riservate o confidenziali

.         Esaminare i cestini della carta straccia alla ricerca di informazioni importanti

.         Controllare i bigliettini affissi ai monitor per scoprire le password.


L’importanza della sicurezza

Introduzione

                Nel campo della sicurezza, i problemi maggiori sono dovuti al fatto che nessuno pensa di poter essere vittima di qualcosa di spiacevole, finche non gli succede. Ma correre al riparo o quando il danno è stato ormai compiuto è tardi. In base a delle indagini compiute dal Computer Security Institute, si calcola che il 90% delle grandi aziende e di enti governativi degli Stati Uniti abbia rilevato, nel 2002, una qualche violazione del proprio sistema informatico. L’80% di queste aziende ed enti governativi hanno subito delle perdite finanziare a seguito di queste violazioni.

                Molti proprietari di piccole aziende pensano di non doversi preoccupare troppo della sicurezza pertanto non adottano misure di sicurezza adeguate a contrastare eventuali attacchi o violazioni dei propri sistemi. Pensano che una piccola azienda non costituisca un bersaglio appetibile rispetto alle grandi aziende. E’ vero che le piccole aziende non subiscono attacchi con la stessa frequenza di quelle più grandi, ma non per questo il ragionamento adottato dai titolari di piccole aziende sia privo di difetti.

                Le piccole aziende vengono spesso coinvolte in attacchi condotti su larga scala, quali la diffusione massiccia di worm o il tentativo di reperire quanti più numeri di carte di credito possibile. Dato il progressivo aumento del livello di sicurezza adottato dalle grandi aziende, quelle più piccole diventano sempre più un bersaglio appetibile per i pirati informatici.

                Indipendentemente dai motivi o dalle modalità di attacco eseguite dai pirati informatici, le operazioni per riportare la situazione sotto controllo sono sempre un dispendio di tempo e risorse. Cosa succederebbe se il tuo sistema informatico fosse fuori uso per una settimana. Cosa succederebbe se tutti i dati memorizzati su un computer andassero perduti. Quanto tempo ci vorrebbe prima di rendertene conto? Saresti in grado di far fronte a delle perdite?

                Come la notte non lasciamo la porta del nostro ufficio aperta, o conserviamo con cura gli oggetti più importanti in luoghi sicuri, lo stesso vale per i sistemi informatici. E’ sufficiente qualche accorgimento per limitare la propria vulnerabilità. La protezione al 100% non può essere garantita, ma comunque è possibile raggiungere un livello di protezione ragionevole ed essere pronti qualora si verifichino delle violazioni. Valutare correttamente rischi e conseguenze in rapporto ai costi della prevenzione è comunque un ottimo inizio.

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